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Superbonus 110%, la platea limitata penalizza la ripresa

Secondo CNA le limitazioni scandite nella proroga delle scadenze del Superbonus annunciata dal Governo Draghi, penalizzeranno la ripresa

  • cantiere

Il Superbonus 11% verrà prorogato a tutto il 2023. Nella configurazione annunciata dal Governo Draghi però, l'allungamento dei termini prevederà anche delle limitazioni nella platea dei casi ammissibili all'agevolazione. Secondo CNA ciò rappresenterà un rallentamento alla ripresa del settore edilizio.

''Limitare la platea dei beneficiari del Superbonus 110% e depotenziare il bonus facciate sono in aperto contrasto con l’orientamento espansivo della manovra varata dal Governo e penalizzano soprattutto il sistema delle micro e piccole imprese''. È quanto afferma Cna, l'associazione degli artigiani e delle piccole imprese, in attesa di conoscere il testo definitivo del ddl Bilancio, che sarà presentato a breve in Senato.

La Confederazione sottolinea che i bonus per la riqualificazione energetica e per la valorizzazione degli edifici ''stanno producendo effetti molto positivi sulla crescita economica. Pertanto sono incomprensibili limitazioni che riducono la platea dei beneficiari''. In particolare Cna esprime ''contrarietà all’introduzione del tetto Isee per godere della proroga del superbonus 110% in riferimento alle singole unità immobiliari e gli edifici funzionalmente indipendenti. Contrarietà anche sulla eliminazione della facoltà di cessione del credito sugli altri bonus per l’edilizia''.

Per Cna ''modificare continuamente le misure genera incertezza e confusione con l’effetto di frenare il percorso virtuoso. È necessario invece dare continuità al sistema degli incentivi e fissare in un orizzonte temporale certo qualsiasi evoluzione normativa''.
 

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